Quando i libri non bastano: le sabbie cinetiche

L’incredibile curiosità di Nicolò
Quando sei incinta le persone fanno a gara a chi ti spaventa di più con un’infinita serie di “Vedrai…”.
Quando sei incinta del tuo figlio non primogenito questo sport raggiunge i livelli delle olimpiadi. Il “Vedrai” più assillante è “i secondi sono sempre più svegli, vedrai quante te ne fa passare”.
Quando la creatura nasce, maschio e con i capelli rossi, diventa proprio una specie di anatema “Il più bravo dei rossi non ti dico quante ne ha combinate!”.
Io me le scrollavo di dosso come ridicole sciocchezze, Nicolò era un bimbo perfetto: poche coliche, 6-7 ore filate di nanna già ad un mese, ciucciate regolari e velocissime. Lo mettevo nella fascia e facevo tutto quello che volevo. Una meraviglia.
Poi però ha iniziato a camminare, a cercare di soddisfare la sua incredibile curiosità arrampicandosi ovunque, introducendo qualsiasi cosa in bocca, aprendo ogni cassetto, cerniera, barattolo capitasse sulla sua strada, ad adorare il rumore e quindi a produrlo in tutti i modi possibili: piatti di porcellana e bicchieri di vetro colpiti con forchette e poi lanciati a terra, innocui martelletti di plastica trasformati in armi con cui sfondare televisori, finestre e mobili, porte e sportelli sbattuti con forza…..
Una specie di uragano fuori controllo che sfugge ad ogni tentativo di contenimento con urla, corse e tantissime risate.
Insomma, mi sta facendo pagare con interessi da usuraio i suoi primi 14 mesi. C’è solo una cosa che gli fa effetto bromuro: la sabbia. Al mare, potrei sdraiarmi sul lettino e dormire che riaprendo gli occhi un’infinità di tempo dopo, Nicolò sarebbe ancora lì accanto a me seduto sulla sabbia a riempire e svuotare secchielli, a nascondere i piedi e farli riemergere, a scavare in cerca di acqua. La prima volta in spiaggia mi rivedo incredula a osservarlo pensando che in effetti le maestre del nido ci avevano chiesto di portare delle confezioni di polenta per creare una sabbiera atossica ed addirittura commestibile!
Non riesco a descrivere la mia gioia quando ho scoperto l’esistenza delle sabbie cinetiche, una specie di fluido magico costituito per il 98% da autentica sabbia finissima e per il resto da un polimero siliconico che la rende perfetta per il gioco in casa, cioè non sporca!!!!!
Ne ho comprato tre chili, li ho rovesciati in una scatola di plastica trasparente bassa e larga e ho armato le manine della mia piccola peste di secchiello, paletta, rastrello e formine. In questo modo Nicolò potrebbe giocare da solo tranquillo per un tempo più lungo di una manciata di minuti.
“Potrebbe” perché in realtà il potere rilassante delle sabbie cinetiche è magnetico e quando vedo le sue manine affondare e riaffiorare non posso fare a meno di imitarlo. Abbandono ogni buon proposito (per esempio cucinare, pulire la casa, stendere….) e mi immergo nel gioco con lui.
Il suo massimo divertimento? Distruggere i miei castelli!
Appena sollevo la formina, mi rivolge il suo sguardo birichino e “sbadabam” con le manine sul mio capolavoro, il tutto corredato da gridolini e risate a non finire!

Silvia Borghini: la nostra mamma reporter.
Mamma di Filippo e Nicolò, insegnante e per tanti anni ricercatrice all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova. Ci racconta di libri “vissuti” con i suoi bambini e leggendo i suoi articoli ci emoziona, ci fa sorridere e ribalta il punto di vista di noi genitori.

Silvia Borghini: la nostra mamma reporter.
Mamma di Filippo e Nicolò, insegnante e per tanti anni ricercatrice all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova. Ci racconta di libri “vissuti” con i suoi bambini e leggendo i suoi articoli ci emoziona, ci fa sorridere e ribalta il punto di vista di noi genitori.
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