Il Menù di Natale in Liguria
Il Natale è la nostra festività preferita. Non solo per la magia dei regali e Babbo Natale, ma per le cose buone che si portano in tavola e di cui siamo golosi. Che sia pranzo di Natale o Cenone della Vigilia qua in Liguria non si scherza: il menù di Natale è sacro e ci sono dei piatti della tradizione che non possono mancare.
Primo fra tutti il pandolce, tipico dolce natalizio della Liguria. Chi lo preferisce alto, chi basso, chi lo fa in casa e chi ha quello della sua pasticceria di fiducia, chi scarta i canditi e alcuni bimbi che mangiano solo i pinoli: poco importa, l’importante è che ci sia sempre!
I ravioli conditi col “tuccu” e i natalini in brodo
Ma veniamo al menù di Natale sulle tavole Liguri! La tradizione prevede due primi piatti: i ravioli conditi col “tuccu”, un sugo di carne molto ricco, e i natalini in brodo. Questi ultimi sono delle lunghe penne lisce di grano duro con forma ovale – dovuta alla lenta essiccazione sui telai – cotti in brodo e si accompagnano con piccole polpette di salsiccia, che simboleggiano le monete.

Il Cappon Magro
Il Cappon Magro è un piatto a base di pesce bianco, salsa verde e gallette che oggi è stato trasformato in una pietanza gourmet grazie all’aggiunta di crostacei. Da piatto povero e di magro in origine consumato dai pescatori sulle barche, durante il Barocco si è trasformato in un piatto ricco e scenografico. Il Cappon Magro con il suo equilibrio perfetto di ingredienti di mare e di terra riesce a racchiudere tutti gli odori, i sapori e i colori della Liguria.

La cima alla genovese
La regina indiscussa della tavola di Natale ligure è la cima, che consiste in un pezzo di pancia di vitello tagliato in modo da formarvi una tasca, farcito con uova, verdure, formaggio e animelle. Viene servito a fette dopo essere stato bollito.

Pandolce genovese, frutta secca e altri dolcetti
Il pranzo di Natale si conclude con il dolce natalizio genovese: il pandolce. Il più amato! Ma non solo: non deve mai mancare la frutta secca. Fa parte della tradizione perché si dice che porti fortuna e prosperità quindi nelle tavole genovesi non manca mai 🙂 Ogni famiglia, anche per quanto riguarda la frutta secca ha il suo negozio di fiducia: di solito i genovesi vanno a rifornirsi nelle botteghe storiche del centro storico. Lo stesso vale per i cioccolatini: dalle scorzette candite ai boeri passando per i cremini. Mi raccomando, non dimenticate le Ginevrine!


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